Ultimo aggiornamento 20 Luglio 2022 by Roberto Baroni
Care followers! Oggi voglio parlarvi di un tema a cui ho pensato e sto pensando da molto tempo, ossia quello di aprirci o meno alle soap turche.

Come tutte sapranno, le soap turche sono entrate nelle nostre vite e nella televisione italiana durante le stagioni estive degli ultimi anni.
I grandi successi estivi

La prima serie turca che ha fatto innamorare milioni di italiane, è stata Cherry Season – Le stagioni del cuore. La soap è stata interpretata da una giovanissima Ozge Gurel e dal bellissimo e poi futuro compagno della protagonista, Serkan Cayoglu.
Tra l’altro Cherry Season è stata la serie che ha portato al successo Ozge Gurel.

Successivamente nel palinsesto estivo di Canale 5, è approdata Bitter Sweet – Ingredienti d’amore. In questa nuova soap, abbiamo ritrovato come protagonista femminile Ozge Gurel.
Tuttavia ad affiancare la bellissima attrice, è stato un attore che oggi non ha bisogno di presentazioni. Naturalmente ci riferiamo a Can Yaman.
Il futuro divo delle Dizi è stato molto apprezzato dalle fan italiane, e si è capito fin da subito, il suo grande potenziale come attore.

La consacrazione per le soap turche in Italia, è arrivata sicuramente con DayDreamer – Le ali del sogno! L’attuale serie che va in onda su Canale 5, ha portato alla consacrazione internazionale Can Yaman e alla sua entrata nella televisione italiana.
Infatti L’attore sarà impegnato nella serie TV di Sandokan, prodotta dalla Lux Vide. Mentre farà un piccolo esordio nella fiction Rai Che Dio ci aiuti.
DayDreamer ci ha fatto conoscere un’altra attrice molto amata e apprezzata dalle fan italiane. Ovviamente stiamo parlando di Demet Ozdemir.
Per lei, il personaggio di Sanem, le ha permesso di arrivare al successo e soprattutto di far conoscere al grande pubblico turco e internazionale, le sue grandi doti di attrice.

Per concludere questa prima parte del discorso, non possiamo non dimenticarci che per l’estate 2021 sarà trasmessa la quarta soap turca, ossia Bay Yanlis (Signor Sbagliato). In questa nuova storia, ritroveremo Can Yaman e Ozge Gurel.
Credo che sia finita la “fase 1” delle soap turche
Tale premessa è stata necessaria per poter parlare di due punti molto importanti.
Secondo il mio punto di vista, credo che con DayDreamer – Le ali del sogno, si possa parlare della conclusione della “fase 1”. Per “fase 1” intendo quel lasso di tempo e quelle soap turche mandate in onda in versione italiana che ci hanno permesso la loro CONOSCENZA al GRANDE PUBBLICO ITALIANO.
Dunque non mi riferisco a un numero ristretto di appassionate, che di sicuro hanno conosciuto e apprezzato da tempo queste perle turche. Ovviamente parlo del pubblico in generale.
I risultati parlano da soli. DayDreamer è riuscita a realizzare questo aspetto.
Vedremo le soap turche nel lungo periodo?
L’aspetto focale di questo articolo è proprio la domanda posta nel titolo. Dopo i successi delle soap turche per la stagione estiva, la Mediaset punterà su queste nel lungo periodo?

Ormai Il Segreto è in dirittura d’arrivo in Italia, mentre Una Vita è stata da poco cancellata in Spagna. Certo, quest’ultima soap finirà nel nostro paese tra un anno o più, ma sappiamo che i palinsesti vengono programmati in largo anticipo.
Al di là de Una Vita, già dal prossimo autunno ci sarà un posto libero nel palinsesto pomeridiano di Canale 5. E dunque pare lecito iniziare a chiedersi su cosa punterà la Mediaset. Continuerà a dare fiducia alle soap spagnole, oppure finalmente si aprirà a quelle turche?
Ovviamente in quest’ultimo caso, la nota rete televisiva dovrebbe individuare una serie turca costituita da almeno 100 o 150 episodi originali. Sappiamo tutte che un episodio turco duri dalle 2 ore in su.
Dunque secondo la struttura degli episodi italiani, da 100 puntate turche potrebbero essere elaborati 300 o 350 episodi italiani.
Tale numero permetterebbe appunto, l’inserimento di una soap turca in palinsesto, proprio come oggi vediamo Una Vita e Il Segreto.
Tenendo conto che tali soap siano trasmesse in autunno, inverno e primavera, una serie turca potrebbe durare almeno un anno e mezzo secondo la struttura della durata delle puntate italiane.
Mandare in onda più soap, ma di breve durata?
Sicuramente il mio ragionamento comporterebbe un cambio significativo nelle abitudini di messa in onda delle soap in Italia. Passeremo così, da una serie con durata pluriennale (almeno 4 o più anni), a serie che durerebbero massimo 2 anni.
Dunque più e diverse soap trasmesse, ma con una durata inferiore rispetto alla tradizione.
Oppure nel futuro prossimo potremmo trovarci di fronte a una sorpresa. E se le soap turche venissero acquistate dalla Rai per essere trasmesse nel primo pomeriggio?
Questa situazione sarebbe veramente interessante. In tale circostanza, la Rai potrebbe creare una forte concorrenza nei confronti di Mediaset.
Ipotizzando il caso in cui la soap turca scelta fosse di grande successo, comporterebbe un forte spostamento del pubblico pomeridiano da Mediaset a Rai.
Conclusione
Per quanto i miei pensieri possano sembrare molto ottimistici, rispetto a una televisione attuale poco flessibile, in realtà non sono tali.
L’aspetto che non permetterebbe una maggiore apertura della televisione, almeno per quanto riguarderebbe il mondo delle soap turche, è sempre di tipo economico.
Per la Mediaset e la Rai potrebbe sembrare un’operazione rischiosa. Non avendo dati e statistiche, posso soltanto dire che una soap turca rivolta a un pubblico giovanile, potrebbe portare minori ascolti, rispetto a una “classica” rivolta a un target di età maggiore.
Naturalmente un potenziale flop avrebbe come conseguenza una riduzione delle entrate.
Tuttavia i grandi cambiamenti comportano l’assunzione di alcuni rischi. Avere una programmazione futura ancorata a programmi come Una Vita e Il Segreto, modestamente sarebbe molto dura.
D’altronde i risultati ci sono stati. Le soap turche “estive” come Cherry Season, Bitter Sweet e DayDreamer si sono comportate molto bene.
Tra l’altro la bellissima storia d’amore di Can e Sanem ha aperto le strade alla carriera di Can Yaman proprio in Italia.
Per me, è arrivato il momento di cambiare!
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